Una delle attenzioni maggiori che bisogna avere quando si richiedono dei prestiti personali è che il loro rimborso deve essere costante e regolare. Non bisognerebbe mai saltare alcuna rata periodica, altrimenti si rischia di trovarsi segnalati come cattivi pagatori nel registro CRIF.
Oltre a questo, le prestiti non pagati conseguenze sono da vedere anche nella futura difficoltà ad ottenere nuovamente credito, almeno fino a quando si rimarrà segnalati come cattivi pagatori (un periodo di tempo che varia a seconda del numero di rate che non si sono rimborsate e del fatto se poi le stesse sono state in seguito pagate o meno).
E’ importante sapere che la legge italiana prevede un periodo massimo entro cui i prestiti non pagati vanno in prescrizione. In linea generale tale periodo è di 10 anni, mentre nel caso di interessi diventa di 5 anni.
Non ci sono differenze, in termini di conseguenze, tra i prestiti non pagati alla banca e i prestiti non pagati alle finanziarie, in entrambi i casi si rischia di diventare cattivo pagatore.
Dopo aver capito cosa succede, dobbiamo dire che si potrebbe anche entrare nella spirale di Equitalia, qualora la banca o la finanziaria interpellino questa società pubblica specializzata nella riscossione di tributi, contributi e sanzioni.
I debiti non pagati con Equitalia diventano oggetto di pesanti interessi che possono far lievitare il costo totale da dover rimborsare.
Per evitare qualunque problema legato al mancato rimborso di un finanziamento e dunque non incappare in alcuna delle conseguenze di questo atto, è fondamentale rimborsare sempre con coerenza e precisione.
Qualora ciò non fosse possibile bisogna sempre contattare la società finanziaria rendendo noto il momento di difficoltà economica e chiedendo eventuali ed ulteriori dilazioni o sospensioni nel rimborso. Se le motivazioni che stanno dietro questa richiesta sono reali e gravi, solitamente non ci sono problemi a vedersi accordate delle migliori condizioni.